MODO
I più diffusi
sono quelli terminanti in MENTE che non si differenziano dall’italiano. Da
segnalare BENE e COSÍ che in aretino si trovano nella forma BÉNÉ, CUSÍ.
Alcune forme alterate si differenziano dall’italiano. Es. benino > binino,
pochino > puchinino (Vedi Armonia vocalica).
LUOGO
In genere non si
differenziano dall’italiano. DOVE assume la forma DU’ (vedi dizionario), QUI,
QUA, QUASSÙ, LASSÙ, LÌ, LÀ possono assumere anche la forma paragogica QUÍE, QUÁE,
QUASSÙE, LASSÙE, LÌE, LÀE, COSTÌ si trova nella forma CUSTÌ o CUSTÍE. Le
particelle avverbiali CI, VI, SI si trovano sempre nella forma CÉ, VÉ, SÉ.
TEMPO
Sono in genere
come in italiano. ADESSO, ORA, SUBITO sono spesso sostituiti da MÒ’. DOPO e SUBITO
presentano sempre la geminazione della P e della B > DOPPO, SUBBETO. QUANDO
si trova sempre nella forma QUANDE. ALLORA ha sempre la degeminazione della L
> ALORA.
QUANTITÁ
Sono usati solo quelli più comuni come
molto, poco, assai, tanto, quanto, così, solo, niente. MOLTO è spesso usato
nella forma rafforzata DIMÓLTÓ, POCO ha entrambe le O chiuse > PÓCÓ, QUANTO è
più usato nella forma QUANTÉ, COSÌ nella forma CUSÌ, la N di NIENTE ha sempre
suono prepalatale simile all’italiano GN > GNÈNTÉ (ńènté).
AFFERMAZIONE
In genere sono come in italiano. SI è
sostituito molto spesso da ’I - ’IÉ. DAVVERO ha la degeminazione della
V, spesso rafforzato da PER D’ > PER D’AVÉRÓ. SICURO si
trova nella forma SÉCURÓ.
NEGAZIONE
NON è sempre sostituito da UN.
DUBBIO
FORSE si usa nella forma FÓRZÉ.
LA
CONGIUNZIONE
ANCHE è sostituito da ANCÓ, DUNQUE da DÓNQUA,
NEANCHE da MANCÓ, QUANDO da QUANDÉ. Es. quando
parti > quande parti. SE si usa
nella forma SI.
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